ISSUE 6 / feb 012
IT / Qualunque cosa vi dicano, fidatevi: la fisiognomica non ha nulla a che vedere con i nani da giardino. Quella è una questione di facciata. Giù la maschera, e buon pro vi faccia questo numero di Nu®ant. Se gli occhi sono lo specchio dell’anima, il viso nel suo insieme rappresenta il mobile del bagno? Non vorremmo farne una questione di mobili; ben più nobili le nostre intenzioni. Indagare le rughe dell’esistenza attraverso le linee del volto. Una mappa dell’esperienza. «Dopo una certa età ognuno è responsabile della sua faccia», secondo Camus. Perché leggere le mani, i tarocchi, i ching, quando è già tutto lì, nel reticolo che sta attorno ai bulbi oculari? Secondo noi è una questione di imbarazzo, si distoglie lo sguardo perché si vedono troppe cose, dell’altro, di sé, dell’altro-da-sé. Sfogliando questo numero potrebbe succedervi la stessa cosa. E ora voltate pagina, se avete la faccia tosta.
EN / No matter what they say, trust me: Physiognomy has nothing to do with gnomes. That’s just the surface. Drop your mask and enjoy this Nu®ant issue. If the eyes are the mirror of the soul, is the face as a whole the bathroom cabinet? We do not want to talk about furniture, we have much more noble intentions. To investigate the wrinkles of existence using the lines of a face. A map of experiences. ‘After a certain age every man is responsible for his face’ according to Camus. Why reading hands, tarots, chings if everything is already there, in the network around the eyeballs? According to us it is because we are embarrassed. We look away because we see to many things, about the other, about ourselves, about being different. When you leaf through this issue you may experience this. If you do, turn over the page if you have the cheek.