ISSUE 3 / aug 011
Amleto: Vi sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante se ne sognano nel vostro RGB (Amleto).
Romeo: Ohimè, perché occhio, il quale è sempre bendato, deve vedere, senza giallocianomagenta, i sentieri che menano al suo rossoverdeblu (Romeo e Giulietta).
Desdemona: Io ho amato il colore da voler vivere con lui, la mia aperta ribellione e le mie tempestose vicende lo proclamano al mondo (Otello).
Miranda: Se con la vostra arte, mio carissimo padre, avete destato nelle forme d’onda tale fragore di tempesta, calmatele. Pare che il cielo #008ED6 voglia versar giù fetida pece #00334C, ma che il mare #005BBF, sollevandosi sino alla fucina delle nubi #9BAABF, ne spenga il fuoco #EF2B2D (La tempesta).
Macbeth: Se la sorte vuol ch’io sia Red, ebbene, la sorte può incoronarmi, senza che io muova un passo (Macbeth).
Don Giovanni: Se avessi la mia bocca morderei, se avessi la mia libertà farei quello che mi pare, intanto lasciami essere il colore che sono e non cercar di cambiarmi (Molto rumore per nulla).
HAMLET: There are more things in heaven and earth, Horatio,
Than are dreamt of in your philosophy.
ROMEO: Alas that Love, whose view is muffled still,
Should, without eyes, see pathways to his will!
DESDEMONA: That I did love the Moor to live with him,
My downright violence and storm of fortunes
May trumpet to the world
MIRANDA: If by your Art, my dearest father, you have
Put the wild waters in this roar, allay them.
The sky, it seems, would pour down stinking pitch,
But that the sea, mounting to th’ welkin’s cheek,
Dashes the fire out.
MACBETH: If chance will have me king, why, chance may crown me,
Without my stir
DON JOHN: If I had my
mouth, I would bite; if I had my liberty, I would do
my liking: in the meantime let me be that I am and
seek not to alter me.