IEDISSUE / Mar 018
IT / Ogni espressione artistica (meglio: ogni espressione umana) nasce dall’imposizione di un limite. Limes è il codice comune che usiamo per comunicare: la lingua, il registro, il gergo, il medium, il non verbale. Il limite non va temuto, perché il suo superamento (o aggiramento) innesca la creatività. Il formato, la tecnica, gli strumenti che si usano per disegnare sono limiti anch’essi ma, invece di chiudere, aprono le possibilità del gioco illustrativo. Senza confini non si innesca il tentativo di andare oltre, o semplicemente di esplorare, il territorio. Non sarà un caso se quello sportivo si chiama perimetro di gioco, espressione che combina i due concetti che trovate riuniti nelle pagine che seguono. Illustrazione come ludus per incontrare e superare un limite (fisico, spaziale, sociale), in un percorso che ha come punto d’arrivo l’interazione. La stessa che vi invitiamo a esperire con la copia di Nurant che stringete tra le mani. Sezionate le tavole, ritagliatele, ricollocatele. Giocate con esse e liberatele dall’ultimo confine che da sole non possono varcare: quello della pagina.
EN / Every artistic expression (or better: every human expression) comes when you set up a limit. Limes is the common code we use to communicate: the language, the register, the jargon, the medium, the nonverbal. The format, the technique and the instruments that are used to draw are limits, as well; but they open the possibilities of the illustrative game, instead of closing them. Without borders you can’t trigger the effort to go beyond, or simply explore, the territory. It’s no coincidence that in sports we call it field of play, an expression that combines the concepts you’ll find in the following pages. Illustration as a ludus, to run into and get past a limit (physical, spatial, social), in a path bound to interaction. The same goal we invite you to carry out with the copy of Nurant you’re holding in your hands. Cut up, cut out, replace the illustrations. Play with them and free them from the last boundary they can’t cross on their own: the page.