ISSUE 4 / oct 011
IT / La lotta libera. In barba a ogni proibizionismo, Nu®ant si getta nella mischia, e vi ci trascina. Chi si estrania dalla lotta, ha parentele di dubbia moralità. Facile, molto più facile sentirsi mortali piuttosto che morali. Epici, e non etici. Lotta è strategia, attacco, difesa. È geometria, quella del perimetro di gioco. Un gioco di quelli che «è bello quando dura poco», soprattutto se non sei duro abbastanza. C’è chi lotta per emergere, chi per affondare il nemico, chi per se stesso e chi per altri. Soprattutto, c’è chi lotta per lottare. E quindi ha già vinto. Scoccato il gong, l’arrembaggio, il fischio d’inizio, l’adrenalina esplode nelle circonvoluzioni capillari. Il resto è storia d’amore, ché stare assieme è una lotta: abbracci letali, colpi bassi, rese incondizionate e guizzi d’orgoglio. Un meccanismo che una volta innescato non è possibile fermare, se non lottando. E quindi, ancora una volta e innanzitutto, il fine della lotta è lotta senza fine.
EN / Fighting sets you free. Disregarding any prohibitionism, Nu®ant joins the fight and drags you in. If you withdraw, you have no honour. It is easier, much easier to be mortal instead of moral. Epic and not ethic. Fighting is strategy, attack, defence. It is geometry, the one of the game perimeter. The shorter the game is, the better, especially if you are not tough enough. Somebody fights to emerge, somebody to sink his enemy. Somebody fights for himself, somebody for the others. Above all there is somebody who fights for its own sake so he has won already. After the gong, the boarding, the starting whistle, adrenalin explodes in your capillary circumvolutions. The rest is a love story, since being together is a fight: lethal hugs, hits below the belt, unconditional surrender and sudden pride. A mechanism which can be stopped only by fighting. And so, again, the end of the fight is a fight without end.