nurant, il magazine che parla per immagini Ci sono riviste che parlano di quasi tutto. Ce n’è una invece che non parla. O meglio, parla poco, ma dice molte cose. Si chiama Nu®ant, e nasce come magazie per ospitare i lavori di illustratori, street artist e disegnatori italiani e internazionali. Il sito (www.nurant.it) è online da febbraio 2011 e al suo interno si possono sfogliare le pagine della rivista o acquistarne le copie cartacee. L’idea è di due grafici e illustratori, Sergio Caruso e Nicola Iannibello, ai quali si è poi unita Sonia Mion. Milanesi d’adozione -e dalla testata si coglie l’omaggio al capoluogo lombardo e al suo dialetto-, i due hanno pensato di dare vita a un magazine che dia spazio alle creazioni più interessanti dei migliori talenti della scena.

Un luogo virtuale in cui condividere liberamente piccoli capolavori creati appositamente per la rivista. A ogni uscita è associato un tema: un pretesto per suggerire delle immagini agli illustratori ospiti, che da lì potranno partire per sviluppare le proprie idee. Un suggerimento all’occhio che scorre le pagine della rivista, come un paio di occhiali che guidi la lettura, ma senza vincolarla. Nu®ant è una lente d’ingrandimento sulle “nuove formiche”, parafrasando ancora una volta la testata (e il logo), che ad ogni uscita offre un’istantanea sul mondo della grafica, la sua evoluzione, i suoi professionisti più promettenti.

Tra gli autori già ospitati Riccardo Guasco, Ale Giorgini, Alice Ravasi, Stefano Misesti, Beni Chu, Elisa Talentino, Elyron, Massimo Giacon, Giordano Poloni, Gloria Pizzilli, Simone Massoni, Matteo Riva, Nicola Giorgio, Marco Goran Romano, Jérémie Decalf, Allan Deas , Alberto Spada, Andrea Longhi, Dazee, Andrea Caimi Gray, Cristian Cornia, Francesco Furlan, Roberta Maddalena, Gianfranco Enrietto, l’argentino Juan Molinet e tanti altri. Il manifesto di Nu®ant: Per non saper leggere, né scrivere, Nu®ant nasce. Gesto spontaneo e dichiarazione d’intenti.

Un giornale che non si monta la testa, al limite la smonta, la sposta, per cercare nuovi punti di vista, nuove forme di vita. Perché Nu®ant è un tipo di poche parole, di quelli a cui ti affezioni senza sapere il perché. Nu®ant prova ad avvicinare il bello, a sedurlo, e se possibile indurlo a farsi vivo. Nu®ant, come diceva il Puccini nazionale: «nessun dogma».